La Conferenza sul futuro dell’Europa

di Filippo Badolato

La Conferenza sul futuro dell’Europa é per noi giovani un’opportunità da non perdere!

CoFe o Coffee?

Nel 2019 la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen ha lanciato una proposta, inizialmente ideata dal presidente francese Emmanuel Macron, di estensiva riforma dei trattati, soprannominata Conferenza per il futuro dell’Europa, CoFe in breve. Il suo obiettivo è aprire un nuovo capitolo della storia dell’Unione Europea, nel quale si vuole dare centralità alla voce dei cittadini. 

La riforma vuole cambiare l’ottica funzionalista che ha sempre caratterizzato l’integrazione europea, quindi come funziona l’Unione Europea e quali competenze esercita, attraverso una nuova  ottica istituzionalista quindi cos’è l’Unione Europea e cosa può diventare.

Nel disegno iniziale della Conferenza venivano presentati 3 momenti importanti: 

  • Il primo era la creazione di assemblee cittadine in tutta Europa per ampliare la partecipazione dei cittadini, 
  • il secondo era la creazione di eventi di cadenza trimestrale, ognuno con un argomento tematico specifico per una durata di 2 anni, 
  • e il terzo era la garanzia della più ampia partecipazione possibile all’assemblea plenaria a Bruxelles. 

Si volevano infatti invitare i rappresentanti dei parlamenti nazionali, il Parlamento europeo, i governi nazionali e la Commissione Europea.

Tra il dire e il fare c’è di mezzo il Covid

L’entusiasmo iniziale che prevedeva l’inizio della COFE il 9 maggio 2020, festa dell’Europa, cambiò con lo scoppio della pandemia di Covid 19, che ha causato la recessione dell’intera economia globale portato con sé un clima di sfiducia nella cooperazione europea e internazionale, alla quale i governi hanno preferito una risposta nazionale e antisolidale. 

Dopo la prima ondata l’UE aveva risposto con un pacchetto straordinario di investimenti chiamato Next Generation EU, mentre l’iniziativa della COFE rimaneva ferma a prendere polvere.

Durante il semestre della presidenza tedesca, Angela Merkel aveva fissato come obiettivo la ripianificazione della Conferenza. Dopo diversi dibattiti si è dovuti passare a una portata ridotta della Conferenza con obiettivi principali di ascolto della cittadinanza e riforma solo della legge elettorale. Inoltre è sopraggiunto un nodo sulla governance ovvero su quale istituzione dovesse presiedere la conferenza se Commissione, Parlamento o Consiglio generando un’impasse e congelando la situazione fino alla fine del 2020.

Un nuovo inizio?

Con l’avvento della nuova presidenza portoghese, il 10 marzo, dopo un incontro con il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e il Premier portoghese Antonio Costa, si è deciso di dare una svolta proponendo l’idea di una piattaforma digitale multilingue per accogliere i diversi eventi negli Stati membri e consentire discussioni e dibattiti con il coinvolgimento dei cittadini online. I temi proposti saranno: la salute, i cambiamenti climatici, l’equità sociale, la trasformazione digitale, il ruolo dell’UE nel mondo e il rafforzamento dei processi democratici che governano l’UE.

Lo scorso 19 aprile è stata inaugurata la piattaforma digitale per permettere la partecipazione dei cittadini. Visita futureu.europa.eu e crea un profilo personale. Scegli un argomento e condividi le tue idee in non più di 1500 parole. Puoi anche commentare o appoggiare le idee degli altri! Inoltre ci sono diversi eventi a cui puoi partecipare e inoltre puoi creare il tuo evento.

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I giovani e l’Europa

Con altri giovani e studenti altoatesini abbiamo creato un gruppo chiamato Stammtisch Europa, per raccogliere le istanze dei giovani, creare eventi insieme e per potere poi presentare le nostre idee alle istituzioni europee durante la conferenza. Durante la prima fase quest’estate organizzeremo degli incontri nelle città e nei paesi (disposizioni covid permettendo) e durante la seconda fase organizzeremo eventi tematici online con poi la possibilità di inviare direttamente le proposte.

L’Unione Europea in fondo non è solamente un insieme di istituzioni e uffici, ma siamo noi, 500 milioni di cittadini, ed ora è il momento di plasmare il nostro futuro insieme, dall’Alto Adige, a Bruxelles. Il futuro è nelle nostre mani!

Riuscirà la Conferenza ad essere un vero spazio di partecipazione dei cittadini per poi generare una riforma in tutta Europa? Si vedrà solo seguendo l’intera Conferenza. Noi giovani ci saremo, e tu?

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