Tutti possiamo esprimere la nostra opinione sempre e ovunque. Questo diritto fondamentale alla libertà di espressione è sancito dalla Costituzione e si applica anche a Internet. Ma si può davvero dire tutto su Internet?
Internet sta cambiando la libertà di espressione?
Nei social network o sui forum online tutti abbiamo l’opportunità di esprimere liberamente ciò che pensiamo e di discutere con gli altri sui temi più vari. Il più delle volte è ancora più facile per noi esprimere la nostra opinione su Internet, perché non dobbiamo guardare nessuno negli occhi e non sempre riceviamo o dobbiamo dare un feedback diretto sulle nostre affermazioni.
Da una parte questo è positivo perché ci aiuta a esercitare il nostro diritto alla libertà di espressione con più coraggio. Dall’altra a volte ci dimentichiamo della nostra buona educazione. Perché dietro ad uno schermo è più facile e veloce offendersi che guardare qualcuno negli occhi.
“Shit Storms”, incitazione all’odio e “cyber mobbing” hanno purtroppo trovato molto spazio nella nostra vita quotidiana. In molti angoli della rete si leggono commenti offensivi o persino minacce sotto post o articoli. La maggior parte degli utenti non è nemmeno consapevole del fatto che questo comportamento non solo ferisce i sentimenti delle persone, ma danneggia anche la libertà di espressione e porta persino talvolta a commettere reati.
I limiti della libertà di espressione
Dove finisce la libertà di espressione? L’articolo 21 della Costituzione italiana dice: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. […]“ Il codice penale stabilisce inoltre che un’offesa può essere punita con la reclusione fino a 6 mesi, la diffamazione e la minaccia possono essere puniti anche fino a un anno.
La nostra società funziona perché l’abbiamo costruita su diritti fondamentali come la libertà di espressione. E ciascuno di questi diritti fondamentali si applica finché non viola un altro diritto fondamentale. Ad esempio il diritto fondamentale alla dignità della persona, alla libertà personale o all’integrità fisica e mentale.
Chiunque insulti, disprezzi o addirittura minacci gli altri in un social network o su un forum online sta oltrepassando i confini della libertà di espressione perché sta violando i diritti personali fondamentali della persona. È qui che finisce la libertà di espressione.
Misure per proteggere la libertà di espressione e la dignità di tutti gli utenti
In Alto Adige alcuni portali online ricevono finanziamenti dalla Provincia. La legge provinciale numero 6 del 18 marzo 2002, obbliga a pubblicare i termini di utilizzo per gli utenti che regolano il comportamento sulla piattaforma. Devono inoltre assicurarsi che i propri utenti creino account personali, non trasferibili e protetti da password. Questo dovrebbe aiutare a garantire che le discussioni siano condotte in modo rispettoso e costruttivo.
Purtroppo è stato dimostrato che queste norme non sono sufficienti per garantire una convivenza virtuosa nei forum online dell’Alto Adige. Pertanto il Consiglio provinciale ha ora deciso che la legge provinciale numero 6 del 18 marzo 2002 dovrebbe essere ulteriormente modificata.
I portali online che ricevono finanziamenti pubblici dovrebbero garantire che i propri utenti si registrino con nomi reali sulla piattaforma. I gestori di questi portali devono anche controllare attentamente tutti i commenti e moderare le discussioni. Inoltre il Consiglio provinciale vuole elaborare in collaborazione con il Comitato provinciale per le communicazioni un “modello di etichetta” per le regole di condotta su Internet, che i portali online devono adottare.
Qui puoi trovare aiuto se vieni offeso, insultato o sei vittima di bullismo online:
Polizia Postale, Bolzano
Tel.0471 531413
E-mail poltel.bz@poliziadistato.it