Che sia in associazioni sportive, bande musicali o compagnie degli Schützen, l’impegno di volontariato, in Alto Adige, coinvolge anche molti giovani. Una nuova legge provinciale introduce novità nel settore.
Di recente, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano ha approvato la legge “Istituzione dell’elenco provinciale degli enti che svolgono attività di interesse generale e disposizioni in materia di terzo settore”. “In questo modo, il volontariato ottiene un nuovo quadro normativo locale che lo rafforza. Allo stesso tempo, l’importanza dell’impegno volontario dei cittadini nella provincia viene sancita dalla legge”, così l’assessora provinciale al Volontariato Rosmarie Pamer dopo l’approvazione del disegno di legge da parte del plenum.
La legge è importante perché riguarda un ambito che in Alto Adige ha una grande rilevanza: in ogni paese, infatti, ci sono associazioni e organizzazioni che operano su base volontaria, e quasi un terzo delle altoatesine e degli altoatesini di tutte le fasce d’età è impegnato nel volontariato – molti di essi, in più di un’associazione. Senza i volontari e le volontarie, l’Alto Adige non sarebbe la terra che conosciamo.
Ora, con la nuova legge provinciale sono state introdotte disposizioni che mirano a sostenere le persone impegnate nel volontariato in provincia, come ad esempio un elenco provinciale digitale per le organizzazioni del settore. Tra le novità più importanti c’è il fatto che le associazioni e le fondazioni iscritte nel registro provinciale potranno accedere più facilmente ai contributi pubblici; sono inoltre previsti vantaggi a livello locale, quali l’uso gratuito o a prezzo agevolato di sedi associative e altri spazi.
Le opinioni di consigliere e consiglieri
In aula, il disegno di legge ha ricevuto apprezzamenti ma anche critiche.
Alex Ploner (Team K) ha sostenuto che molti si aspettavano che la norma risolvesse tutti i problemi, ma bisogna stare attenti a non destare false aspettative: questa legge è solo un punto di partenza, “una partenza prudente“.
Waltraud Deeg (SVP) ha ricordato che la norma nazionale in merito ha creato certezza del diritto, differenziando tra aziende e volontariato, e che l’Elenco provinciale è una buona alternativa per le piccole associazioni. La legge nel complesso è un passo avanti, ma molto dipende dalla sua attuazione.
Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler Freiheit) ha rilevato che il volontariato negli anni scorsi è stato penalizzato da costi e ostacoli burocratici, e che la conseguenza è che molte persone si ritirano. Il nuovo elenco è un passo nella direzione giusta.
Franz Locher (SVP) ha evidenziato il carico burocratico, che provoca insoddisfazione, e sottolineato che il mondo associazionistico si è trasformato in un settore economico. Ha criticato poi che per determinati vantaggi economici non sia sufficiente l’iscrizione all’Elenco provinciale.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha detto che la legge è un esempio di come si debbano risolvere problemi che non si avrebbero se non si facesse parte dell’Italia: è, però, un approccio sbagliato all’Autonomia, se ci si limita ad adattarsi a ciò che decide lo Stato