Difesa civica, Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Consigliera di parità e Comitato per le comunicazioni, insediati in Consiglio provinciale, offrono consulenza e tutela gratuite a tutela dei diritti di cittadine e cittadini.
La Garante per l’infanzia e l’adolescenza
Paolo* ha 13 anni, e non vuole trasferirsi con la madre, che si è separata dal padre, in un paese diverso da quello dove è nato e cresciuto; Riccardo e Graziella* non riescono a vedere i propri nipoti, perché il figlio e la nuora non vogliono che influenzino la loro educazione: sono solo 2 dei numerosi casi contenuti nei 1.581 fascicoli gestiti nel 2024 dalla Garante dell’infanzia e dell’adolescenza Daniela Höller, frutto di quasi 11.000 contatti. Questa istituzione opera dal 2009 in Alto Adige per tutelare i diritti e gli interessi delle e dei minori che vi abitano, indipendentemente dalla loro nazionalità. Nei casi citati, per esempio, ha promosso un confronto con gli interessati per arrivare a una soluzione soddisfacente per tutti. Chiunque, anche minorenne, può rivolgersi al suo ufficio, quando ritiene di essere coinvolto in un caso di violazione dei diritti dell’infanzia.
La Difesa civica
Diverso è il compito della Difensora civica Veronika Meyer: il suo team di occupa di segnalazioni che riguardano la violazione dei diritti di cittadini e cittadine da parte della pubblica amministrazione. Questo accade, per esempio, quando un ufficio nega un’autorizzazione oppure non fornisce una certa documentazione, nonostante sembrino esserci tutti i requisiti necessari: la Difesa civica, alla quale l’anno scorso si sono rivolte circa 7.400 persone, di cui quasi 6.500 per reclami, valuta la situazione e fa in modo che l’utente abbia ciò che gli spetta, oppure spiega come mai non ne ha diritto. Presso quest’organismo opera anche il Centro antidiscriminazioni gestito da Priska Garbin e contattato nel 2024 da 260 persone, a cui ci si può rivolgere se si ritiene di essere vittima di una discriminazione dovuta all’etnia, all’orientamento sessuale, alla disabilità, al credo religioso o altro.
La Consigliera di parità
C’è poi la Consigliera di parità Brigitte Hofer, che può essere contattata da chiunque ritenga di essere vittima, sul luogo di lavoro, di discriminazioni di genere: l’anno scorso sono state 4.000 persone a farlo. A questi contatti è seguita la trattazione di 723 casi concreti di mobbing, molestie sessuali e altre forme di molestie, discriminazioni di genere, per esempio relativamente al congedo di maternità o paternità. Presso il suo ufficio operano anche il Servizio antimobbing, che offre consulenza specifica sul tema, occupandosi di informare e sensibilizzare in merito, e l’Osservatorio provinciale sui diritti delle persone con disabilità, che promuove e monitora l’attuazione della relativa Convenzione ONU.
Il Comitato per le comunicazioni
Il Comitato provinciale per le comunicazioni, presieduto da Judith Gögele, si occupa infine di vigilare sulla tutela dei minori e della dignità delle persone in radio e televisione, sulla garanzia di pluralismo politico e socioculturale nell’informazione, sulla trasparenza e rappresentatività dei sondaggi pubblicati dai media e di conciliazione con gli operatori telefonici. Nel 2024, il Comitato ha gestito oltre 500 richieste di conciliazione di questo genere, ottenendo rimborsi per circa 72.000 €. Ha inoltre eseguito controlli sulle richieste di finanziamento ai media, si è occupato di par condicio e ha promosso la competenza mediatica.
I dati sull’attività 2024 degli Organismi di garanzia, che operano in modo gratuito, sono contenuti nelle rispettive Relazioni, presentate al plenum e disponibili sui website degli organismi. Tutti e quattro gli organismi di garanzia operano gratuitamente, attivandosi su richiesta di cittadine e cittadini: una telefonata o una mail sono sufficienti per entrare in contatto e far prendere in carico il proprio caso.
* nomi di fantasia